Sisma L’Aquila, “Sentenza imbarazzante”. Condannati Esperti. Mondo Scientifico sotto Shock

Sono stati tutti condannati per lesioni e omicidio colposo a sei anni di reclusione i sette componenti della Commissione grandi rischi, accusati di avere minimizzato i pericoli nei giorni antecedenti al terremoto dell’Aquila del 2009, che ha fatto oltre 300 vittime. Lo ha stabilito il giudice Marco Billi al termine del dibattimento, aperto dopo la denuncia di 29 fra familiari di vittime e feriti che hanno accusato i sette esperti e funzionari dello Stato di aver dato informazioni rassicuranti, convincendoli a rimanere a casa malgrado il pericolo incombente.

I condannati sono Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi, non presente in aula; Bernardo De Bernardinis, vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile; Enzo Boschi, allora presidente dell’Istituto nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv), non presente in aula; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case; Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova. In più, Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico del Dipartimento della Protezione civile e Giulio Selvaggi, allora direttore del Centro nazionale terremoti dell’Ingv.

Boschi: “Sono avvilito, disperato”. L’ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, commenta a caldo la sentenza di condanna a sei anni di reclusione pronunciata dal tribunale dell’Aquila: “Sono avvilito, disperato. Pensavo di essere assolto. Ancora non capisco di cosa sono accusato”.

De Bernardinis: “Innocente davanti a Dio e agli uomini”. Si professa innocente l’ex vicecapo della Protezione civile e attuale numero uno dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, condannato a sei anni: “Mi ritengo innocente di fronte a Dio e agli uomini. La mia vita da domani cambierà, ma se saranno dimostrate le mie responsabilità in tutti i gradi di giudizio – ha aggiunto – le accetterò fino in fondo”.

Avvocato di Barberi: “Sentenza incomprensibile”. “Una sentenza sbalorditiva e incomprensibile, in diritto e nella valutazione dei fatti”. Così l’avvocato Marcello Petrelli, difensore di Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, commenta la sentenza del tribunale. “Una sentenza che – ha aggiunto – non potrà che essere oggetto di profonda valutazione in appello”.

[banner size=”300X250″ align=”alignright”]Ferma condanna della comunità scientifica internazionale. Gli esperti sismologi Americani Peter Sandman e Jody Lanard, veterani della comunicazione del rischio, che in passato hanno aiutato istituzioni e industrie a gestire ogni tipo di emergenza, hanno dichiarato che si tratta della  prima volta che un tribunale si spinge  fino a tanto ed è per questo che sull’Aquila sono puntati gli occhi della comunità scientifica internazionale. “A causa della condanna di questi scienziati, potremmo finire in mano ai ciarlatani”, ha dichiarato Willy Aspinall a Science. “Gli scienziati non sanno comunicare. Quando parlano tra loro tendono a enfatizzare le lacune delle conoscenze, quando parlano al pubblico, invece, spesso danno l’impressione di sapere tutto”, premettono Sandman e Lanard. Si tratta di un difetto diffuso, che in questo caso è stato ingigantito dalla voglia di fare fronte comune contro una voce fuori dal coro.

E così, mentre in Giappone gli esperti si riuniscono per capire e studiare come affinare ulteriormente le tecniche di prevenzione e gestione dei fenomeni naturali come  terremoti e tsunami, in Italia i giudici emettono sentenze di condanna, precludendo così la libera ricerca e facendo precipitare in un tetro clima di terrore tutti gli esperti, accentuando così il grosso rischio della “fuga dei cervelli” dal nostro paese, soffocati tra scarsità dei fondi di ricerca e incomprensibili sentenze di condanna.

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