Dopo un viaggio di 10anni, Rosetta oggi Sbarcherà sulla cometa. Missione UNICA

Anche se l’atterraggio sul nucleo della cometa non dovesse riuscire, a causa di una delle tante incognite in agguato, Rosetta è già una missione straordinaria. Non ha dubbi in proposito il responsabile delle operazioni di Rosetta per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Andrea Accomazzo.

Una misisone unica
”E’ una missione unica nella storia del volo spaziale: nessun veicolo spaziale prima d’ora ha mai avvicinato una cometa come ha fatto Rosetta”, ha detto Accomazzo all’ANSA. ”Tutte le altre sonde dirette alle comete – ha osservato – si sono fermate a distanza dal loro obiettivo”. Per esempio, nel 1986 la sonda europea Giotto aveva salutato la cometa di Halley dalla distanza di quasi 600 chilometri, mentre nel 2004 la missione americana Stardust aveva catturato le polveri della cometa Wild 2 con una ‘racchetta’ di aerogel. Soltanto Rosetta si è spinta avvicinata così tanto da poter ‘annusare’ la sua cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, rilevando un odore acuto misto di uova marce, alcol e formaldeide. Si è avvicinata alla distanza record di 10 chilometri, per tornare in sicurezza a 30 chilometri. ”Questo è di per sè un risultato storico nella storia spaziale”, ha osservato Accomazzo.

Primati scientifici e tecnologici
Rosetta, ha proseguito, ”è una missione da primato dal punto di vista scientifico perchè punta a studiare un oggetto primordiale del Sistema Solare: poterlo osservare così da vicino è una svolta storica”. Senza contare il fatto che ”finora Rosetta ha raccolto più dati di quanto abbiano fatto tutte insieme le altre missioni dirette alla comete”. E sulla base dei tanti dati raccolti, gli strumenti a bordo di Rosetta hanno già permesso di elaborare teorie sulle comete, che l’atterraggio del lander Philae permetterà di validare. ”Dal punto di vista tecnico – ha aggiunto – è chiaro che l’atterraggio di Philae sarà la parte più difficile e spettacolare della missione”.

Tecnologia inossidabile
A rendere la missione ancora più straordinaria è la tecnologia a bordo della sonda, nata almeno 20 anni fa, quando il veicolo è stato progettato. ”Il potere di calcolo del computer di bordo di Rosetta è quello di un pc della fine degli anni ’80 ed ha meno di un Megabyte di memoria. Vale a dire – ha osservato – che un qualsiasi smartphone è migliaia di volte più potente”. Tuttavia il computer di bordo di Rosetta non ha perso una battuta nel viaggio di dieci anni attraverso il Sistema Solare.

(ANSA)

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