Roma-New York in 1 ora? In arrivo SpaceShipOne, lo “Spazioplano” supersonico

Ancora una decina di anni e la Terra diventerà un pianeta davvero piccolo, dove in appena un’ora si potrà volare da Roma a New York, basteranno due ore per andare a Tokyo e con un viaggio di tre ore si potrà raggiungere l’Australia. Stanno nascendo adesso le tecnologie che permetteranno di volare sempre più in alto e velocissimi stanno nascendo adesso e crescono rapidamente, come emerge dal Congresso Internazionale di Astronautica (Iac 2012) di Napoli.

Le strade dei veicoli spaziali di nuova generazione e quella degli aerei del futuro si sono incrociate e si stanno alimentando a vicenda. ‘’Si stanno gettando le basi per costruire velivoli in grado di raggiungere quote fino a 60 chilometri ed e’ possibile immaginare futuri veicoli da trasporto civili e militari in grado di volare da un continente all’altro in tempi sempre più ridotti’’, ha osservato Marcello Spagnulo, della presidenza dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
E’ un campo nel quale gli Stati Uniti sono all’avanguardia, con progetti condotti dal Dipartimento della Difesa come lo spazioplano X-37 dell’Aeronautica Militare statunitense, sviluppato con collaborazione con l’ agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa (Darpa) e con la Nasa. Sempre negli Usa la Virgin Galactic ha sviluppato lo spazioplano Spaceship, dedicato al turismo spaziale.
[banner size=”300X250″ align=”alignright”]In Europa diverse aziende sono al lavoro sulle nuove tecnologie indispensabili per accedere alla frontiera dei voli suborbitali,come lo Skylon sviluppato da un’azienda privata britannica e il progetto dello spazioplano al quale sta lavorando una grande azienda tedesca e i progetti della Sxc (Space Expedition Corporation).
In Italia l’Asi guarda con interesse allo sviluppo del progetto Ixv (Intermediate eXperimental Vehicle) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), con la possibilita’ di mettere a punto un velivolo sperimentale per il volo ipersonico controllato. Con il Centro di Ricerche Aerospaziali (Cira) e con l’agenzia spaziale giapponese Jaxa, l’Asi sta inoltre studiando il progetto Usv (Unmanned Space Vehicle), con nuove tecnologie e materiali in grado di reagire a velocità e temperature elevatissime.

(ANSA)

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